2025-08-25
Grazie alla sua struttura molecolare,ipofosfito di sodio monoidratoassorbe facilmente le molecole d'acqua dall'aria, provocando una grave deliquescenza. Una volta deliquestato, non solo cambia la sua forma fisica, formando una soluzione viscosa o grumi, ma può anche portare a una diminuzione della purezza chimica e persino alla decomposizione, influenzando le prestazioni successive. Pertanto, per una sostanza altamente igroscopica come l’ipofosfito di sodio monoidrato, sono cruciali procedure di conservazione rigorose e scientifiche. La chiave sta nel creare più barriere per ridurre al minimo il contatto con l'umidità e l'aria, mantenendo la stabilità e le prestazioni dello stato solido.
Data l'elevata natura deliquescente delipofosfito di sodio monoidrato, le condizioni di conservazione primarie e critiche sono l'estrema secchezza e una chiusura ermetica. L'opzione migliore è conservare il reagente in un ambiente asciutto e al riparo dalla luce. Preferibilmente, dovrebbe essere collocato in un essiccatore sotto vuoto contenente un forte essiccante (come pentossido di fosforo o setacci molecolari attivati; evitare l'uso di gel di silice meno igroscopico) o in una scatola a guanti/armadio di essiccazione riempito con un gas inerte (come azoto o argon). Il contenitore sigillato stesso deve essere assolutamente ermetico. È preferibile un barattolo di vetro spesso e a bocca larga con un coperchio in vetro smerigliato con guarnizione in gomma o un tappo a vite rivestito in teflon. Chiudere bene il contenitore dopo ogni utilizzo. Il contenitore deve essere posto in un sacchetto di plastica ben sigillato o posto in un essiccatore. L'umidità relativa nell'area di stoccaggio dovrebbe essere mantenuta la più bassa possibile (ben al di sotto del 40%).
Inoltre, una corretta gestione e procedure operative sono essenziali per mantenere la qualità a lungo termineipofosfito di sodio monoidrato. I magazzini o le aree di stoccaggio dovrebbero mantenere una temperatura costante e bassa (ad esempio, al di sotto della temperatura ambiente, come 10-20°C) per evitare il rischio di condensa sulle pareti del contenitore causata dalle fluttuazioni di temperatura. Dovrebbe essere implementato un rigoroso principio “first-in, first-out” per ridurre al minimo il numero e la durata delle aperture dei container. Per ridurre il rischio che il materiale in eccesso venga esposto a causa dell'uso frequente, si raccomanda che gli acquisti sfusi di ipofosfito di sodio monoidrato siano preconfezionati in più contenitori sigillati. Utilizzare solo un piccolo contenitore alla volta per l'uso quotidiano. Il rigoroso rispetto di queste procedure operative e di conservazione e la creazione di un sistema di protezione completo dal controllo ambientale, dalla sigillatura dei contenitori all'uso e alla manutenzione è la migliore strategia per impedire efficacemente che l'ipofosfito di sodio monoidrato assorba umidità e si deliquesciti e garantirne stabilità e disponibilità a lungo termine.